Recensione : L’estate più piovosa di Milano di Pierluigi Spagnolo

“Milano non è bella…è un tipo”, questo pensiero è la vera essenza di L’estate più piovosa di Milano.

La vera protagonista del romanzo di Pierluigi Spagnolo è la città di Milano, con le sue vie, i suoi grattacieli e le sue periferie. Una Milano piena di speranze, in continua evoluzione per l’Expo, pronta a mostrare un nuovo volto. Questa città multietnica, moderna, frenetica, è parte integrante della vita di un senzatetto, di un poliziotto, di una prostituta e di un disoccupato.

“… si era di colpo ritrovato completamente allo sbando… Con addosso tutto il peso degli errori, il fardello delle scelte sbagliate, del tempo sprecato, del denaro gettato. “

Quattro vite diverse, nulla le accomuna, se non la condivisione di una realtà urbana difficile, piena di contraddizioni. Le loro vite si snodano attraverso disagi e degrado, e ognuno combatte i propri demoni. E’ il 2014, Milano si ritrova a vivere un periodo convulso tra i preparativi per l’Expo e l’emergenza profughi; costretta ad affrontare nel contempo una stagione estiva del tutto anomala, che mette a dura prova l’intera città. La pioggia, onnipresente, fa da sfondo allo scorrere delle vite dei nostri protagonisti, che ci svelano le loro storie fatte di errori e compromessi, cariche di solitudine e malinconia. La città non li esime dal sentirsi soli, e ognuno a suo modo cerca di ritrovare parte di quella umanità perduta. Si incrociano, sembrano sul punto di condividere lo stesso percorso, ma si sfioreranno soltanto, per poi proseguire ognuno per la propria strada. Continua a leggere