Ringrazio la Garzanti per “Eppure cadiamo felici” di Enrico Galiano.
Wenn ein Glückliches fällt. “Quando la felicità è qualcosa che cade”.
La felicità, dov’è la felicità?
“Quel verso parla della bellezze delle cose che cadono, della bellezza delle cose che nessuno vuole, raccontano il calore che sprigiona da ciò che non vediamo, da ciò che non consideriamo, da ciò che ci sembra inutile, mentre per Gioia la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nelle cose inutili : nelle cose che cadono, nelle cose che tutti buttano via.”
Gioia, ogni giorno, scrive con la biro questi versi sul suo braccio, perché le cose importanti bisogna prenderle, e fare la fatica di ricordarselo.
La bellezza dei versi, il suono stesso delle parole in diverse lingue, sillabe intraducibili che racchiudono un mondo di significati, canzoni e testi indimenticabili, un amore breve e tormentato, lezioni di scuola e di vita, sono gli ingredienti che hanno reso questo romanzo di Enrico Galiano un esempio da seguire per diventare un “bravo” scrittore, in grado di scrivere, in modo semplice ed incisivo, e arrivare all’anima del lettore con cautela, con tatto, lasciando dietro di sé una magia, un buon sapore. Continua a leggere