Una storia avvincente e realistica sulla rete di pressioni, timori e drammi che si dipana attorno alla scomparsa di un minore, travolgendo la vita delle persone coinvolte. Un thriller psicologico mozzafiato, che mette in scena una delle paure più concrete e inquietanti del nostro tempo.
Voglio condividere con tutti voi i passi che più mi hanno colpito, e per chi interessato il link della mia recensione, La logica del lupo di Alex Lake, Neri pozza.
La giustizia non esiste. Il lupo che sbrana l’agnello si preoccupa forse di cosa è giusto e cosa no? Si fa scrupoli ad annientare una vittima innocente? No, pensa solo a placare i morsi della fame. Il lupo non si pone problemi riguardo a cosa è giusto o ingiusto. Prende ciò di cui ha bisogno, è mosso soltanto dalla logica della necessità. Giusto, ingiusto, sbagliato sono concetti che non rientrano nella sua visione del mondo.
«L’ho persa» disse. «Ho perso mia figlia». Prima o poi, capita a tutti i genitori. In un supermercato, in biblioteca, nel giardino di casa…
Oppure non risponde, e allora ti prende la paura, ti si contraggono i muscoli della schiena, ti si annoda lo stomaco, ti guardi freneticamente…Tu giuri che lo terrai sempre sott’occhio, che non ti lascerai distrarre mai più, nemmeno per un secondo. Perché a volte basta un secondo. Sì, un secondo. In un secondo un bambino può correre in mezzo alla strada, venire preso e caricato su un furgone oppure girare l’angolo e allontanarsi abbastanza da farti passare dieci minuti d’inferno. Continua a leggere