Libro interessante quello di Amy Gentry, con “La ragazza del passato”, edizioni Garzanti, affronta tematiche complesse.
Sotto la facciata di un semplice thriller mette in gioco le paure più profonde di un genitore, il terrore più grande, quello di perdere un figlio.
Il non sapere condanna i genitori a porsi mille interrogativi, il non sapere che fine abbia fatto il proprio bambino, a quale atrocità sia stato sottoposto, logora l’anima e distrugge quello che resta di una famiglia. Essere genitore significa convivere ogni giorno con questa possibilità.
Cosa si prova se un figlio scompare? Il dubbio ti assale in ogni istante, abbatte le tue certezze, rende vano ogni tuo respiro, perché nulla ha più senso, senza la parte che ti è stata strappata via, un pezzo di te, della tua carne, che ora è in mano a qualcuno, che lo sta lentamente e inesorabilmente lacerando.
Una madre, un padre non dovrebbero mai subire, provare un tale dolore, ma questo dolore non è stato risparmiato ad Anna e Tom genitori di Julie, una ragazzina di tredici anni scomparsa una notte di otto anni prima. Continua a leggere