Recensione : I nostri cuori chimici di Krystal Sutherland

La Rizzoli, con I nostri cuori chimici di Krystal Sutherland, ha fatto sicuramente un’ottima scelta editoriale.

Un libro adatta ad un pubblico giovane, pensato per chi è alle prese con i primi amori, e per chi si confronta con passioni struggenti e delusioni cocenti.

Quando mi hanno proposto questa lettura, a dir la verità, ero un po’ scettica, più volte ho avuto occasione di leggere libri appartenenti a questo genere, per arrivare alla conclusione che tutti, nel bene e nel male, seguono un cliché. La struttura dei racconti segue uno schema prestabilito e le trame tutte abbastanza prevedibile, la scelta dei protagonisti poi scontatissima. Insomma ero incuriosita, ma non troppo.

Invece ho dovuto ricredermi, la storia mi ha conquistato subito, forse per la sua semplicità, forse perché una volta tanto sono i sentimenti del ragazzo ad essere messi a nudo. Di fatti, la voce narrante Henry vuole conquistare il cuore della bella e triste Grace. Giovane studentessa da poco arrivata nella sua scuola.

Le inquietudini amorose di Henry vengono di continuo messe in discussione da sè stesso, dai suoi amici, dalla sua famiglia. Ognuno si è fatto un’idea su Grace, tutte in contraddizione l’una con l’altra. Una ragazza alquanto misteriosa che cela un segreto troppo doloroso per essere svelato, neanche ad Henry, riuscirà solo dopo tanto tempo a far breccia nel suo cuore, a conquistarsi la sua fiducia e ad affacciarsi nella sua vita. Continua a leggere

Recensione : Infinito+1 di Amy Harmon

La lettura di “Infinito +1” (Newton Compton) di Amy Harmon è stata dettata unicamente da “I cento colori del blu”, romanzo che mi ha letteralmente conquistata.

È stato inevitabile confrontare le due opere, e ahimè il paragone non ha retto. Questo suo ultimo romanzo non mi ha colpito, più che altro non mi ha coinvolto.

Capisco che ogni libro segue un percorso narrativo diverso, come diverse sono le storie, e sicuramente incide anche la crescita dello stesso autore, tante sono le variabili in gioco, ammetto e comprendo tutto, ma qui i personaggi e l’intera storia non mi sono risultati credibili, oserei dire surreali.

Ne sono enormemente dispiaciuta, conosco questa bravissima autrice, la sua scrittura sa toccare le corde più profonde del nostro essere, e la sua connessione con i personaggi è speciale.

I nostri due protagonisti, Bonnie e Clyde, sono accomunati da dolorose esperienze del passato legati alla scomparsa prematura dei fratelli. Entrambi stanno attraversando un periodo difficile della propria vita, ognuno perso nei propri abissi, e in un momento di disperazione Bonnie si ritrova a compiere un gesto avventato, ma viene salvata e ricondotta alla vita da Clyde. Questo sarà l’unico motivo per cui Bonnie e Clyde incroceranno le proprie strade. Un segno del destino? Chi può dirlo. Continua a leggere

Recensione :Freddo fuoco bruciato di Marisa Pezzella

Merito alla giovane autrice emergente, Marisa Pezzella, per aver scritto un libro credibile, da tutti i punti di vista.

Con un taglio semplice, aperto, le storie di Eva, Dylan e Riccardo ci entrano nell’anima.

La trama ti cattura fin dalle prime pagine, nulla è scontato o prevedibile, le storie sono affini alla nostra realtà. Quando il dolore per una perdita ci annienta, nel fisico e nella mente. Ritrovandoci a lottare contro l’incapacità di accettare questa sofferenza, e si intraprende una lotta quotidiana con i propri sensi di colpa. Il sentirsi sempre sul baratro, ed esserne consapevoli, ma incapaci di reagire, cercando soluzioni lì dove c’è solo il piacere di un attimo, senza trovare la pace tanto sognata.

“Portami via” sussurro sulle labbra di Veronica…

L’intero romanzo ruota intorno a tre personaggi, tutti alle prese con i propri fantasmi. Con i ricordi di un passato onnipresente, difficile da archiviare. Le loro vite si incroceranno, si scontreranno per vari e diversi motivi, si intuisce un legame, qualcosa che li accomuna, ma resta ben celato fin quasi alla fine, grazie e merito alla Pezzella, per la giusta dose di suspense e pathos. Le emozioni sono il cardine dell’intera vicenda, albergano in ogni pagina con eleganza senza mai strafare, ogni lettore può rispecchiarsi, sentirsi dentro alla storia.

Questo l’ho apprezzato moltissimo, non c’è esasperazione, c’è la storia, nuda e cruda, tutto si concentra sulle loro vite, sugli inganni, le sofferenze, ma anche sulla bellezza dell’amore, dei primi amori. Continua a leggere

Recensione : Un firmamento di stelle di Rosaria Andrisani

Un firmamento di stelle”…evocano sussurri… così scrive Rosaria Andrisani, sussurri di vita.

Indubbiamente la donna è al centro di questi versi, semplici parole di una intensa delicatezza, evocano ricordi malinconici, di un passato lontano, ma vicino al cuore.

Un’esperienza nuova quella della poesia, ho sempre avuto un timore quasi reverenziale nei suoi confronti. Non c’è un motivo di fondo, forse nessuno mi ha mai insegnato ad amarla ed apprezzarla come merita, ho letto solo qualche verso qua e là. Anche se questo non vuol dire che io non ammiri chi possiede questo meraviglioso dono, quello di comporre versi per l’anima. E questo è esattamente quello che ho sentito leggendo i versi di Rosaria Andrisani. Mi sono sentita fin da subito coinvolta, inglobata nell’anima del poeta. Quindi sono felice per questa bellissima opportunità!

Si è aperto un universo di immagini dinanzi a me, colori, profumi della mia infanzia. Ricordi di un mio passato, confuso, amalgamato a quello di altre donne, che prima sono state figlie, madri e infine donne.

Sbocciate alla vita, ansiose di vivere, sognatrici; un caleidoscopio di emozioni racchiusi in semplici ed essenziali “parole”, legate tra loro da un filo invisibile. Continua a leggere

Recensione : Verità sepolte di Allen Eskens

In “Verità sepolte” vengono alla luce le pieghe dell’anima dei protagonisti, quelle dove si celano verità inconfessabili e paure più profonde.

Ho apprezzato fin da subito la narrazione, coinvolgente, non completamente incentrata sul crimine e sulle indagini, ma di ampio respiro. Non si coglie quella tensione, a volte snervante, dei classici thriller che portano il lettore a subire il racconto, mentre qui siamo alla presenza di vicende umane dal sapore dolce amaro, siamo al cospetto del loro passato e del loro dolore. Non è facile per nessuno, hanno la vita che ogni giorno li reclama prepotentemente, arrancano con la quotidianità e con i sensi di colpa. Uno spazio narrativo dedicato ad ognuno con una scrittura magistrale, che ha fatto della semplicità la sua arma vincente. Gli autori in grado di affermarsi con questo tipo di prosa sanno arrivare là, dove molti scrittori, anche più titolati, non giungeranno mai. Ho apprezzato il rispetto che Eskens ha dedicato ad ognuno, l’empatia che è riuscito a trasmettermi. Ho colto tanta umanità, quella vera, senza sotterfugi, ho colto la bellezza della verità. Sono stata testimone della nascita di un sentimento d’amore, delicato e fragilissimo, ho assaggiato l’amore fraterno, quello fatto di silenzi, di comprensione, dove le parole sono superflue.

“Per il resto del mondo non aveva nessuna espressione, ma a me non la faceva. Era mio fratello, e solo io riuscivo a scorgere la tristezza dietri i suoi calmi occhi azzurri.”

Infine ho assistito al declino di un uomo che lotta per la sua dignità morale, con l’ausilio e la sola forza delle parole, le sue parole.

“… non stava cercando una risposta, quanto cercando di decidere se rivelarmela o no…
– Sí – disse – C’è una differenza. Io ho fatto entrambe le cose. Ho ucciso…e ho assassinato.-
– Qual è la differenza? – 
– La stessa differenza che c’è tra sperare che il sole sorga e sperare che non sorga. – “ Continua a leggere

Recensione : Amagi di Sagar Prakash Khatnani

Sazia cuore ed anima.

Amagi è un concentrato di vita, da cui attingere quotidianamente.

Una bibbia dei giorni nostri, che racchiude leggende, racconti e miti delle grandi tradizioni religiose occidentali e orientali. Ponendoci di fronte alla bellezza dei dogmi di diverse culture, tutte egualmente in sintonia, in armonia l’una con l’altra.

“… quando si desidera qualcosa nel profondo, il mondo dispone gli eventi in modo da condurci verso il nostro destino. E in questi momenti che il viaggiatore deve mostrare il proprio coraggio, perché c’è una notte buia dopo ogni alba, e una tempesta dietro ogni nave.”

Nulla ci separa, tutto ci accomuna. Le preghiere che invochiamo sono le stesse, le fiabe hanno lo stesso sapore, l’amore che proviamo è identico e le emozioni che proviamo ci avvicinano.

Un’idea di pace ricorre in ogni singola pagina, insegnandoci il perdono, la fede e la forza per credere nei nostri sogni.

Jusef è alla ricerca della sua strada, molti incroceranno il suo cammino, lasceranno un messaggio, un ricordo che rafforzerà il suo spirito, anche quando tutto sembrerà perduto. E nonostante alcune disavventure non perderà mai la fiducia nel suo prossimo, aiuterà se stesso aiutando gli altri. Donerà la sua esperienza in modo semplice, come solo l’amore può fare.

“… e sentí con forza di essere una semente, un nucleo ; non voleva essere una pietra inerte… 
tutto ciò che è vivo cresce, matura e si trasforma, si assume il rischio di vivere, di patire la pioggia e il sole, di danzare alle intemperie. Solo ciò che è morto resta statico e impassibile, e persino l’acqua più pura ristagnando diventa putrida. “ Continua a leggere

Recensione : Il matrimonio degli opposti di Alice Hoffman

Ringrazio la Neri Pozza per avermi dato la possibilità di conoscere l’autrice Alice Hoffman e il suo romanzo, “Il matrimonio degli opposti”.

Un libro…

Semplicemente sublime.

Lo annovero tra i libri più belli che io abbia mai letto.

Di una bellezza disarmante.

Coinvolgente, interessante, mai noioso.

Prosa semplice e scorrevole.

Trama intensa, invitante.

Lo consiglio a chiunque voglia cimentarsi con la difficile arte della scrittura.

Un libro da prendere come esempio, per la sua capacità di creare atmosfere che ti catturano e  ti travolgono, che ti spingono a proseguire la lettura.

Romanzo completo sotto tutti i punti di vista, principalmente  per la presenza di una storia importante, la vita e le origini della famiglia del famoso esponente dell’impressionismo  Camille Pizzarro.

La lettura è animata da emozioni vere, palpabili, rese protagoniste con dignità, senza enfasi, grazie a personaggi di spessore che non nascondono le loro fragilità e le loro paure. La scrittura piena, ricca di significato, si prende tutto il tempo necessario per rendere ogni passaggio più intenso, attraverso una scrittura fluida e piena di colori, rendendo quest’opera unica ed indimenticabile.

I protagonisti sognano un’ideale di libertà intellettuale e morale, una libertà lontano dalle costrizioni del tempo, lontano dagli usi e costumi di un’isola divenuta troppo stretta per coloro che sognano un futuro diverso, nella lontana Parigi. Continua a leggere

Estratto : “Milano non è bella…è un tipo”

Una dichiarazione d’amore per la propria città…

Tratto da L’estate più piovosa di Milano di Pierluigi Spagnolo

Milano…non era il prototipo della città bella, nell’accezione più classica. Non era Roma, non era Parigi, non era Praga. Era piuttosto una città capace di affascinare e di sedurre giorno dopo giorno, vivendoci e vivendola. Come una donna che non ti colpisce immediatamente, con cui non scatta il classico colpo di fulmine, ma di cui ci si può innamorare lentamente, silenziosamente. Continua a leggere

C’era una volta di Saimen Piroddi

Voglio inaugurare una nuova pagina dedicata ad estratti e racconti brevi.

Spesso mi capita di imbattermi in letture che in qualche misura mi hanno molto colpito, vuoi per bellissime descrizioni, vuoi per un passaggio particolarmente toccante, o anche, per una semplice sintonia di pensiero. E per ben cominciare, mi è sembrato giusto pubblicare come primo articolo di questa nuova sezione, questa “Favola d’amore” di un mio carissimo amico, Saimen Piroddi, dalla penna leggera e dall’animo gentile.

C’era una volta

un ragazzo di nome Simone che aveva smesso di sognare e di sperare.

Viveva le sue giornate così, come capitavano,

un giorno bene e un giorno male,

e via così. Continua a leggere

Recensione : Borderlife di Dorit Rabinyan

La Longanesi, con Borderlife, si è fatta “portavoce” di un libro destinato a diventare un classico del nostro tempo.

L’autrice Dorit Rabinyan spacca Israele.

La storia d’amore fra un’israeliana e un palestinese ha innescato una polemica furibonda fra i vertici del ministero dell’Istruzione ed esponenti della cultura laica israeliana fra cui gli scrittori più rinomati come Amos Oz, A.B. Yehoshua e Meir Shalev.

Il ministero ha giustificato la decisione spiegando che la lettura di quel libro non pare appropriata per adolescenti israeliani perché il suo contenuto potrebbe incoraggiare “l’assimilazione”, ossia renderli più aperti a matrimoni con non-ebrei. Per questo motivo è stato tacciato di minare le identità separate. Dall’altra, i critici hanno definito la posizione assunta dal ministero  una “teoria razzista istituzionalizzata”.

Di fronte all’imposizione del ministero dell’Istruzione, i grandi nomi della letteratura israeliana si sono mobilitati per protestare. Amos Oz ha notato polemicamente che anche personaggi biblici importanti si scelsero donne non ebree.

«Mi ha colpito profondamente, persino la tragedia di due popoli non riesce a sopraffare questa storia d’amore. Descritta magnificamente, tratteggiata con precisione ed eleganza.» Amos Oz

Il libro è diventato un fenomeno culturale e sociale, che ha suscitato forte reazioni nei lettori, coinvolti, loro malgrado, nella tragedia di due popoli.

Una storia che è riuscita ad unire una parte considerevole di lettori di un Paese diviso e tormentato da una guerra infinita. Quel conflitto però non riuscirà a separare due anime destinate a stare insieme. Continua a leggere